Oggi ci vediamo al castello

Le iniziative che rendono i musei del Buonconsiglio una casa accogliente

“Vorrei che il Castello del Buonconsiglio diventi un posto dove i ragazzi si danno appuntamento per passare il pomeriggio insieme, uno spazio amico, dove vai liberamente perché lo senti tuo. Vivere in un posto così ricco di bellezza ti rende una persona migliore, attiva sinapsi cerebrali che possono portare a nuove idee, a nuovi modi di vedere il mondo. È un investimento sul futuro”.  

È Samuela Caliari, direttore Iniziative per il pubblico del Museo Castello del Buonconsiglio, a riassumere in poche parole il ruolo che dovrebbe ricoprire il museo nella società. 

Non un posto esclusivo, riservato agli appassionati, e neanche un posto esclusivamente turistico, che si visita una volta nella vita, ma un posto familiare, che ti fa sentire accolto, a tuo agio. Dove la condivisione di arte e storia diventa piacevole, alla portata di pubblici diversi per età, background culturale e interessi. Un luogo inclusivo, insomma. Una casa accogliente. 

Abbiamo parlato di questo con Samuela Caliari e Alessandro Casagrande, responsabile della comunicazione del Museo Castello del Buonconsiglio.  

Lo abbiamo fatto nel marzo 2024, un anno da ricordare per il Buonconsiglio perché festeggia i cento anni dell’istituzione museale. Lo fa con iniziative diverse, tra cui spiccano la grande mostra su Albrecht Dürer in estate e la giornata del Centenario il 27 aprile 2024. Sì, perché il Castello del Buonconsiglio è un castello ma è anche un museo, anzi, tanti musei, che ti invitiamo a scoprire.

 

SOTTO: particolare A. Durer, Adorazione dei Magi, Firenze, Galleria degli Uffizi | Credits © Ufficio Stampa Museo Buonconsiglio

Cosa fare e cosa vedere al Castello del Buonconsiglio

L’arte del coinvolgimento

Il Castello del Buonconsiglio, prima che essere lo scrigno di preziose collezioni archeologiche e capolavori artistici è un meraviglioso monumento. Sale affrescate, arazzi, giardini, balconi e logge affacciate sulla città lo rendono un luogo che, anche spoglio, varrebbe il prezzo del biglietto. Questo grande punto di forza però, al contempo, costituisce anche una sfida non da poco. Come far sì che gli ospiti varchino le soglie del castello non solo per vedere il castello in sé, ma per scoprire tutto il resto? 

Ecco che qui entra in gioco lo staff del museo, che mette in campo diverse iniziative per coinvolgere il pubblico, accoglierlo e fidelizzarlo. Dalle mostre temporanee al coinvolgimento di ragazzi e ragazze nelle scelte del museo, dalla presentazione dei capolavori del castello al ricco calendario di eventi aperti al pubblico, tra le novità più interessanti di questo 2024. 

Ma andiamo con ordine…  

che cosa fare a trento in due

FESTA DEL CENTENARIO

 

 

Appuntamento sabato 27 aprile 2024 

Tantissime le iniziative per celebrare il centenario dell’istituzione museale, tutte all’insegna del motto Conosci te stesso, inciso sullo specchio cinquecentesco che si trova a fianco della Loggia veneziana, all’ingresso della Sala dei Patroni (vedi sopra). Un invito a fare una riflessione su di sé, prima di entrare in quella sala e prendere decisioni. E un invito a riscoprire la storia del castello, che diventa la storia del Trentino e dei trentini. 

La data da segnare in calendario è sabato 27 aprile 2024, quando il Castello e Piazza della Mostra si fonderanno in un unico spazio aperto a tutti. 

Il museo, gratuito e aperto fino alle otto di sera, avrà per l’occasione ospiti di eccezione che racconteranno le collezioni museali. Tra questi intellettuali e studiosi, come il musicologo Danilo Curti, che condividerà col pubblico la bellezza dei codici musicali del XV secolo della collezione Feininger, custodita nel museo. 

In piazza poi il filosofo Umberto Galimberti parlerà di bellezza del patrimonio culturale è del senso della frase-tema del centenario “Conosci te stesso”. La giornata si chiude con il concerto di Cisco, ex frontman dei Modena City Rumblers. Un tributo al Trento Film Festival, che si tiene in quei giorni e che quest’anno ha come focus l’Irlanda e i suoi verdi paesaggi. 

 

SOTTO: Incisione in greco e latino intorno allo specchio lapideo in Loggia Veneziana | Credits © Ufficio Stampa Museo Buonconsiglio

Cosa fare e cosa vedere al Castello del Buonconsiglio

COSA FARE AL MUSEO

 

 

Un museo che parla a tutti 

Coinvolgere pubblici diversi, avvicinare le persone all’arte, far sentire il museo come un luogo amico, in cui è bello trascorrere del tempo. Sono questi gli obiettivi delle numerose iniziative che lo staff del museo organizza durante il corso dell’anno.  

Tutte accomunate da rigore storico, artistico, scientifico, ma rese più coinvolgenti grazie ad un nuovo tipo di narrazione, che mette in relazione mondi diversi. L’obiettivo? Suggerire allo spettatore che non c’è una sola chiave di lettura dell’opera, né un unico sapere a cui attingere per comprenderla, perché l’arte è di per sé inclusiva. Parla a tutti. 

Per capire meglio quest’idea, ti basta partecipare ad uno degli appuntamenti di Ti presento l’opera

Ogni secondo mercoledì del mese, nella Sala Vescovi del castello, viene presentata un’opera selezionata dalla collezione del museo che, normalmente, non viene esposta al pubblico. 

L’opera, oltre ad essere spiegata da un punto di vista storico-artistico, viene raccontata attraverso altri linguaggi: musica, poesia, teatro, danza, cinema, ma anche psicologia, intelligenza artificiale.  

L’evento si chiude con un momento conviviale nella loggia veneziana, il punto panoramico del castello, che al crepuscolo regala una vista invidiabile sulla città di Trento. Un aperitivo che diventa l’occasione per incontrare i curatori e parlare con loro in un contesto informale. 

Cosa fare e cosa vedere al Castello del Buonconsiglio

Dalla primavera 2024 sono previste diverse aperture serali del museo, per permettere a chi lavora di poter visitare il museo a fine giornata. 

Nelle aperture serali non sarà fruibile tutto il castello ma, di volta in volta, verrà dato accesso a zone del museo che per motivi di sicurezza normalmente non vengono aperte al pubblico, e a cui si può accedere solo in piccoli gruppi. 

Un esempio? In sala Scarlatti, nel Magno Palazzo, c’è una porticina oggi coperta da un pannello che dà accesso ad uno studiolo in legno, molto intimo. Un tempo quella era la stanza privata di Bernando Clesio da cui il cardinale spiava la messa che si teneva nella cappella del museo attraverso un foro che puntava proprio all’altare, per ascoltare in solitudine la messa e vedere senza essere visto. 

Tra le altre iniziative previste per la primavera ci sono le sedute di meditazione nell’atmosfera ovattata del giardino del castello, nei giorni del Trento Film Festival (26 aprile – 5 maggio). Dopo si fa colazione tutti insieme nella caffetteria del castello, rinnovata di recente. Per cominciare la giornata immersi nella bellezza. 

Non mancano poi le serate di cinema all’aperto in estate e i diversi concerti nel corso dell’anno, tra cui segnaliamo quello del 10 maggio di Caterina Cropelli.

 

SOTTO: Castello del Buonconsiglio concerto Lorenzo Bernardi, foto di Marco Miori, 2018 | Credits © Ufficio Stampa Museo Buonconsiglio

Cosa fare e cosa vedere al Castello del Buonconsiglio

Scopri il calendario di eventi del museo

entra

SOSTENIBILITA' SOCIALE

 

 

Un museo che punta alla sostenibilità sociale

Puntare su così tante iniziative richiede molti sforzi e risorse, ma l’obiettivo è importante: fare sì che il museo diventi un motore di sostenibilità sociale, aprendo le sue porte anche a persone che abitualmente non frequentano luoghi di cultura. Perché vivere a contatto con arte e bellezza ci rende persone migliori, attiva sinapsi cerebrali che possono portare a nuove idee, a nuovi modi di vedere il mondo. È un investimento sul futuro.  

Per questo il museo presta grande attenzione alle ragazze e ai ragazzi dai diciotto ai ventotto anni. Proprio con loro è stato avviato un percorso con un focus group composto da circa trenta volontari che hanno detto la loro sul museo, e hanno avanzato delle proposte. Un modo per accogliere le loro esigenze e far sentire il museo parte del loro spazio. Un posto bello dove passare il tempo. 

Per le famiglie, invece, dall’autunno partiranno le giornate di giocosamente in museo: domeniche in cui tutto il castello si animerà di attività dedicate ai bambini e ai genitori. Piuttosto che organizzare laboratori sparsi nel corso dell’anno, si è preferito concentrare tutte le attività per famiglie in alcuni giorni specifici in cui tutto il castello parlerà ai più piccoli

Inoltre, per migliorare l’accessibilità del museo, da metà giugno sarà fruibile un ascensore che permette di accedere alla Sala delle conferenze nella Marangonerie, per consentire al museo di partecipare ai grandi eventi che vedono Trento protagonista. 

Inoltre, sempre da giugno, il giardino si amplierà con un nuovo spazio, dove anticamente si praticava il gioco della Pallacorda. 

Cosa fare e cosa vedere al Castello del Buonconsiglio

APP E TECNOLOGIE

 

 

Al lavoro sulla nuova app

Il museo prevede il lancio di una app ad hoc, che accompagna l’ospite nel suo percorso di visita, fornendogli contenuti multimediali e approfondimenti. Il punto di forza dell’app però consiste nella sua versatilità, che permette di venire fruita da pubblici diversi: adulti, bambini, ma anche persone con necessità specifiche. 

Inoltre, il museo è al lavoro sulla digitalizzazione del suo immenso patrimonio (circa 120.000 opere). Un lavoro mastodontico su cui il team del museo è al lavoro da mesi. 

Cosa fare e cosa vedere al Castello del Buonconsiglio

COSA VEDERE AL BUONCONSIGLIO

 

 

Le opere da non perdere

Non si può parlare di musei senza menzionare le sue opere più iconiche, quelle che da sole valgono il biglietto di ingresso. 

Il Castello del Buonconsiglio ospita tra le sue mura il meraviglioso Ciclo dei mesi (sopra), capolavoro del neogotico che puoi ammirare nella Torre dell’Aquila (su prenotazione, con audioguida). Opera assolutamente da non perdere. 

C’è poi la loggia veneziana, un romantico balcone sui tetti di Trento. E ci sono poi i bellissimi affreschi che decorano il castello, opera di artisti quali il Romanino, Dosso Dossi e Fogolino. 

Poi ci sono opere di pregio nelle collezioni del museo come, ad esempio, le sculture tardogotiche, altari e portelle di maestri dell’epoca, o i ritratti di Gianbattista Lampi, grande ritrattista trentino che conquisto le corti europee nel XVIII secolo, fino a diventare il ritrattista ufficiale di Caterina di Russia. 

 

SOPRA: Giampattista Lampi, Ritratto di Sofia de Witt | Credits © Ufficio Stampa Museo Buonconsiglio
SOTTO: L' affresco di Dosso Dossi nella loggia del Romanino | Credits © Ufficio Stampa Museo Buonconsiglio

Cosa fare e cosa vedere al Castello del Buonconsiglio

C’è poi un’opera, che più di tutte racconta il rapporto del castello con la storia del Trentino. Si tratta di un affresco di Dosso Dossi posto in cima alla scalinata da cui si accede dalla Loggia del Romanino. Rappresenta Bernando Clesio che viene presentato da San Vigilio alla Madonna, che stringe tra le braccia il bambino Gesù. L’artista rappresenta il piccolo che si sporge verso il principe vescovo trentino, come se anelasse a farsi stringere tra le braccia del prelato.  

Un dettaglio che racconta molto della personalità e dell’ambizione di Clesio, uomo forse egocentrico ma di cultura immensa, grazie al quale il castello e la città di Trento conservano ancora oggi una bellezza unica, frutto di un fortunato incontro tra l’algida bellezza neogotica e il calore dell’arte rinascimentale e barocca.   

Castello del Buonconsiglio

Castello del Buonconsiglio

entra
Pubblicato il 12/04/2024