MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO

Presentato al MUSE, Museo delle Scienze di Trento, il programma dell’edizione 2024 de I Suoni delle Dolomiti. Un mese di concerti tra le Dolomiti trentine in luoghi raggiunti a piedi dal pubblico e dai musicisti, spaziando dalla world music alla musica classica, dalla canzone d’autore al jazz, fino a incontri tra musica e letteratura

MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #1
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #1
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #2
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #2
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #3
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #3
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #4
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #4
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #5
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #5
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #6
MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO #6

18 eventi raggruppati nell’arco di un mese, dal 28 agosto al 29 settembre, ospitati tra le Dolomiti del Trentino, scenario naturale unico al mondo dove note musicali e parole si incontrano incamminandosi verso le vette. Ad ogni edizione de I Suoni delle Dolomiti le persone scoprono la montagna come luogo di meraviglia e incontro, come esperienza da ricordare e, soprattutto, da vivere e condividere fin dal primo momento, camminando lungo i sentieri fianco a fianco dei musicisti per raggiungere le conche, i prati, le radure in quota, dove il suono degli strumenti dialoga con il paesaggio circostante e la natura della montagna, giocando con gli echi o inseguendo un sussurro di vento, in un teatro naturale senza confini, aperto e intimo allo stesso tempo.
L’edizione n. 29 del Festival I Suoni delle Dolomiti è stata presentata nel pomeriggio di venerdì 19 al MUSE con gli interventi del direttore artistico Mario Brunello, di Maurizio Rossini amministratore delegato di Trentino Marketing, Chiara Bassetti, ideatrice e già direttrice artistica della kermesse, Massimo Bernardi direttore sostituto Ufficio ricerca e collezioni museali del MUSE, Stefania Clemente referente progetto “Trentino Open” per Trentino Marketing, Manuel Alonso per il Collegio delle Guide Alpine del Trentino, Roberta Silva Presidente dell’Associazione gestori rifugi del Trentino, Tullio Serafini Presidente dell’APT Madonna di Campiglio anche a nome delle altre APT “dolomitiche” coinvolte, ovvero Apt Val di Fassa, Apt Val di Fiemme e Cembra, Apt Val di Non, Apt Dolomiti Paganella, Apt San Martino di Castrozza Primiero e Vanoi e di Gianni Battaiola Presidente di Trentino Marketing. La conduzione della presentazione è stata di Stefano Riggio responsabile Area Media PR e Stampa di Trentino Marketing. 

Il Festival prenderà avvio nel solco della world music, o meglio del fado, che esordirà in questo Festival mercoledì 28 agosto a Malga Tassulla, nell’anfiteatro naturale che racchiude il Pian della Nana con il concerto di Carminho, una delle più talentuose cantanti di fado delle ultime generazioni.
La musica classica sarà sugli scudi in occasione dell’Alba delle Dolomiti, attesissimo evento che quest’anno si svolgerà a Prà Castròn di Flavona nelle Dolomiti di Brenta. Protagonista dell’immancabile saluto al sorgere del sole, sempre fonte di grandi emozioni, sarà quest’anno la musica di Mozart, nell’esecuzione della Camerata Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam.
L’incontro tra musica e letteratura sarà il filo conduttore del trekking, nel cuore roccioso delle Pale di San Martino, che dal 4 al 6 settembre getterà un ponte ideale tra le montagne del Trentino e le Badland americane, attraverso le parole dello scrittore Paolo Cognetti e le canzoni di Bob Dylan, Bruce Springsteen, Johnny Cash e altri miti a “stelle e strisce”, interpretate dalla voce e dalla chitarra di Pietro Brunello e dal violoncello di Mario Brunello.
Tra i progetti speciali da segnalare anche quello in programma venerdì 13 settembre, a Villa Welsperg, ai piedi delle Pale di San Martino: E lucevan le stelle, dedicato a Giacomo Puccini, nel centenario della morte, con il soprano Lana Kos e il tenore Raffaele Abete, coadiuvati da I Solisti di Verona.

Uno dei cardini programmatici de I Suoni delle Dolomiti è l’accessibilità. Quattro dei concerti del Festival – 13 settembre a Villa Welsperg con l’omaggio a Puccini, 17 settembre a Malga Brenta bassa con Raphael Gualazzi, 21 settembre in Località Giasenei con Renaud Garcia-Fons Trio e 25 settembre al Rifugio Fuciade con Paolo Conte Legacy – saranno resi accessibili anche a persone con disabilita motoria e uditiva. Ciò grazie all’utilizzo di mezzi e bike inclusivi e a sistemi audio-tattili Subpac messi a disposizione da Re-Moove, azienda trentina specializzata in mobilità inclusiva.
Gran finale domenica 29 settembre in val Duron, nelle vicinanze del Rifugio Micheluzzi, con Roberto Vecchioni in versione acustica accompagnato dal violinista Lucio Fabbri al violino e dal chitarrista Massimo Germini.

Anche quest’anno si rinnova la collaborazione tra il Festival e il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento, dopo la positiva esperienza del 2023 durante il trekking di Paolo Fresu e con la Banda Osiris. In occasione dei concerti della Camerata Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e del Quartetto Arod, alcuni allievi dello stesso Conservatorio potranno incontrare i musicisti, confrontandosi su aspetti strumentali, ma anche sul rapporto tra musica e natura.

Tutti i concerti de I Suoni delle Dolomiti sono in programma alle ore 12, ad eccezione dell’Alba dell’8 settembre, ore 6.40, e dei concerti del 19 e 25 settembre, previsti alle ore 14.

Informazioni dettagliate sul sito www.visittrentino.info/it/isuonidelledolomiti

HANNO DETTO
Commentando la frase del compositore americano Karl Ruggles "Infinite sono le altezze da scalare e le profondità da musicare", identitaria per questo festival, il direttore artistico Mario Brunello si è soffermato sulle parole “altezza” e “profondità”. “L’altezza si addice a questo festival che propone musica alta, in terre alte e guarda alle vette della grande musica. E anche la profondità è una caratteristica comune alle Dolomiti e alla musica. Le Dolomiti non si misurano in profondità. Altrettanto la musica. Accettandola per come è ed entrando in simbiosi con essa si comprende la profondità sia della musica che della montagna. Con le parole abbiamo provato a descrivere i valori condivisi da noi e dal pubblico e ne è uscito un manifesto. Tra queste c’è ascolto, fondamentale per i Suoni perché è una maniera completamente nuova di ascoltare la musica. La musica viene scoperta piano piano avvicinandosi a piedi al luogo del concerto insieme agli artisti. L’ascolto è diretto, da orecchio a suono, senza il filtro dell’acustica di una sala. C’è l’aria e lo spazio che viene riempito con
i suoni e che arriva direttamente all’ orecchio. Un’altra parola simbolo è silenzio. Che non esiste, ma lo dobbiamo costruire e scoprire per mettere in evidenza il suono attorno a noi. Nelle attese, del suono, dell’alba, dell’ultima nota prima dell’applauso, il silenzio è unico come uniche sono le Dolomiti.
E ancora, la luce. È una scenografia naturale che nessuno ha preparato. Tante volte la luce accompagna la musica nei concerti. E questi piccoli, grandi dettagli si possono trovare solo in questo festival, da 29 anni.”


Maurizio Rossini
“Questo festival si colloca dentro una idea di turismo che si sta spostando dai grandi numeri alla qualità delle esperienze. E questo ci ha fatto prendere decisioni importanti tra cui dichiarare che nelle stagioni classiche non puntiamo più a far crescere i numeri, ma a consolidarli e a migliorare l’esperienza dei nostri ospiti. Il nostro impegno si è quindi rivolto alle belle stagioni, a frequentazione più bassa e con le APT stiamo migliorando questo prodotto turistico per stimolare le persone a vivere le nostre valli anche in questi periodi dell’anno. La collocazione del festival rispecchia questa volontà, dal 28 agosto al 29 settembre. Ma c’è anche un racconto del Trentino che sta cambiando, non più solo luogo di vacanza ma di vita 12 mesi all’anno dove la qualità di vita è al centro di questo racconto.”

Chiara Bassetti
“Fa un certo effetto essere arrivati alla vigilia dei 30 anni. Mi emoziono ancora pensando al primo concerto, il 1 luglio 1995 al rifugio Brentei sotto l’occhio vigile di Bruno Detassis. Volevamo trovare un modo originale per comunicare le Dolomiti e lo abbiamo fatto attraverso il linguaggio universale della musica e coinvolgendo le persone più legate alla montagna. Siamo riusciti a dare un’impronta al festival che è rimasta immutata per questi 29 anni. E gli artisti hanno colto subito il senso di quello che stavamo facendo, il valore di esibirsi in modo diretto, in un prato, sotto le cime. Questo format si è poi via via arricchito, con le Albe, il Trekking, e ha costruito nel tempo tani progetti speciali commissionati a grandi artisti come Bollani, Sollima, Ezio Bosso. Si è rinnovato, ma è rimasto sempre fedele a se stesso. È un festival portatore di felicità.”

Tullio Serafini
“Il festival è un momento speciale, è un incontro tra persone che apprezzano questo progetto e che possono compire questa sorta di pellegrinaggio verso i luoghi più belli del nostro Trentino È un evento di qualità espressa dai territori particolari e da artisti di grande livello. Questo festival ci offre la possibilità di creare e ideare esperienze che emozionano i nostri ospiti, insieme a tanti nostri concittadini. Ci consentono di dare stimoli importanti su temi come la sostenibilità, sui modi sobri e rispettosi di avvicinare la montagna e ora anche con l’attenzione all’inclusività.“

 Gianni Battaiola
“Questo è un tipo di turismo che ci piace tanto. E’ nato 29 anni fa ed ha resistito nei suoi principi mentre il turismo è completamente mutato. Se vogliamo conservare i valori espressi da questo festival dobbiamo lavorare per decongestionare alcuni periodi cercando di valorizzarne altri. C’è chi allora ha visto lontano, perché sono più attuali che mai in questo momento le idee e i principi che 29 anni fa vi hanno ispirato. Grazie al Maestro Brunello gli artisti che vengono ci regalano un momento di internazionalità, una motivazione che non ha confini proprio perché la musica di tutti.”

Stefania Clemente
“L’accessibilità è un dono, ma soprattutto un diritto e portare delle persone con disabilità motoria sulle terre alte, così come far vivere l’esperienza della musica a persone sorde o ipoudenti era una sfida ma anche un’occasione per unire un gruppo di persone in un grande progetto. In Trentino ho imparato che le sfide non si vincono mai da soli, si vincono insieme e grazie ad un partenariato che ci accompagna nel realizzare queste quattro date ci stiamo provando.”

In rappresentanza del Collegio Guide Alpine, Manuel Alonso, responsabile della sicurezza per gli eventi in Fiemme e Fassa ha spiegato il ruolo della guida alpina all’interno del Festival. “Quello di accompagnare e guidare le persone, il pubblico, i musicisti e gli addetti per raggiungere i luoghi dei concerti. Scegliendo il percorso adatto a tutti i partecipanti e cercando di minimizzare ogni possibile rischio. Contemporaneamente svolgiamo un ruolo di educatori spiegando i luoghi e il paesaggio attorno. Un secondo ha a che fare con la sicurezza in collaborazione con il Soccorso Alpino e la Croce Rossa.”

Roberta Silva 
“I rifugi sono il presidio delle terre alte. Noi viviamo i suoni delle Dolomiti non solo durante i concerti ma per tutto il periodo che stiamo in rifugio. Le Dolomiti vivono di suoni e di silenzi intesi come suoni. Noi ci alziamo al mattino e siamo i primi che possono godere le luci che illuminano le nostre strutture, chiudere gli occhi e sentire tutta la natura che suona.”

RINGRAZIAMENTI
I Suoni delle Dolomiti è un progetto di comunicazione e di turismo culturale e ambientale ideato e curato da Trentino Marketing assieme alle Aziende per il Turismo della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Valdi Non, di Madonna di Campiglio e di Dolomiti-Paganella.

Questo progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con numerosi soggetti istituzionali, Associazioni e privati attivi sul territorio: MUSE, Associazione Gestori Rifugi del Trentino, Guide Alpine del Trentino, Soccorso Alpino del Trentino, SAT, Croce Rossa del Trentino, Società degli impianti, Parco naturale Adamello - Brenta e Paneveggio - Pale di San Martino, Comuni, Festival Oriente Occidente, azienda Remoove, oltre al partner tecnico Montura.

 

Puoi scaricare QUI la Cartella Stampa I Suoni delle Dolomiti 2024



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